Open menu

Strategie di marketing: push o pull?

Due rapinatori dilettanti entrano nella banca sbagliata.

In primo luogo perché non c'è contante, in secondo luogo perché appartiene a Testarossa: signore di un impero basato su bische clandestine di boxe, scommesse truccate e combattimenti fra cani.

Quando si rendono conto dell'errore si precipitano fuori, ma la porta non vuole saperne di aprirsi. Spingono con tutte le forze e infine, disperati, si accasciano al suolo. Sono ormai rassegnati quando la porta si spalanca e il loro compare fa capolino all'ingresso.

"What the f### are you two doing?"

Bisognava tirare, invece di spingere. (Il film è The Snatch, uno dei miei preferiti)

Spingere vs tirare

Questo succede tutti i giorni anche nel mondo del lavoro: un sacco di aziende e professionisti "spingono" i loro prodotti, servizi o CV addosso a potenziali clienti/datori di lavoro, senza riuscire a oltrepassare la soglia... dell'attenzione.

Come i banditi in The Snatch, spingono senza accorgersi che c'è scritto TIRARE.

Nel marketing, questi approcci prendono appunto il nome di PUSH (spingere) e PULL (tirare).

Il primo è andato bene bene fino agli anni '80, quando i consumatori erano affamati di prodotti. Oggi la situazione si è capovolta.

Spingere le proprie offerte addosso ai consumatori non funziona più. Occorre invece fare in modo che siano loro a cercarci: in altre parole, dobbiamo passare da un approccio PUSH a uno PULL.

Cosa significa Push

Push è una parola inglese e che significa spingere. Nel gergo del marketing, fa riferimento a un approccio che appunto spinge i prodotti verso i clienti o consumatori. In che modo? Con pubblicità, e-mail marketing, offerte on- e offline eccetera.

Il problema è che lo fanno tutti, così i potenziali clienti vengono sommersi di offerte. Per sopravvivere, hanno messo in atto a loro volta una tattica molto efficiente: l'indifferenza.

Il risultato è che, per raggiungere un cliente con una strategia push, servono sempre più soldi.

Cosa significa Pull

Pull significa ovviamente tirare. Le aziende e i professionisti che seguono una strategia di tipo push non si avventano sul target, ma fanno in modo che sia il target ad andare da loro, rendendosi interessanti con un'attività di branding ben strutturata.

Si tratta ovviamente di un'attività che dà risultati consistenti solo dopo un certo periodo di tempo, e con uno sforzo continuo. Ma questi risultati sono mediamente migliori e più duraturi di quelli ottenuti con qualsiasi metodo push.

Strategia Pull: un esempio pratico

Ti faccio un esempio pratico.

Shamook, uno youtuber specializzato in deepfake, ha realizzato la propria versione di una sequenza della serie The Mandalorian, totalizzando oltre tre milioni di visualizzazioni.

La clip di Shamook si è rivelata molto migliore di quella originale, in cui compare un Luke Skywalker poco soddisfacente.

Si è fatto così notare (PULL) dalla Lucas Film, che lo ha poi assunto.

Ora: cosa sarebbe successo se il giovane Shamook avesse semplicemente mandato una mail, o compilato un form sul sito della Lucasfilm, candidandosi in mezzo a migliaia di altri (metodo PUSH)?

Probabilmente niente.