Esiste un'università per copywriter? Anno dopo anno, questa domanda mi è stata posta sempre più spesso.
Così ho deciso di dedicare del tempo a preparare una risposta che soddisfacesse non tanto la domanda in sé – spoiler, la risposta è no – quanto l’esigenza alla base di quella domanda.
Perché non esiste (ancora) un’università per copywriter
No, non esiste un’università per diventare copywriter, né una certificazione o albo – come per il medico o l’avvocato – che ti dichiari incontrovertibilmente tale.
Quella del copy è una professione che ha resistito a lungo alle lusinghe della formazione canonica, restando legata al principio dell’imparare andando a bottega, ovvero lavorando come apprendista presso qualcuno.
Questo perché il copywriting, più che studiarlo, lo si pratica.
Una volta ottenute le basi teoriche indispensabili (che possono essere reperite ovunque, tanti sono i materiali di qualità a disposizione on- e offline) occorre infatti fare una sola cosa: scrivere.
Fare pratica di scrittura ogni giorno, possibilmente con la supervisione di qualcuno che sappia dirti se quello che stai facendo può essere fatto meglio o se è meglio non farlo affatto.
Solo in questo modo è possibile sviluppare la creatività, la padronanza del lessico e la capacità di sintesi indispensabili in questo mestiere.
Tutte cose che non si apprendono sui manuali.
Detto questo, ultimamente sono nate numerose realtà para-universitarie che offrono corsi di formazione per aspiranti copywriter, oltre a innumerevoli corsi online e offline.
E forse è solo questione di tempo perché, dopo quella per influencer, a qualcuno venga in mente di creare l’università per copywriter.
Quale percorso di studi è più indicato per chi vuole fare il copywriter?
Solitamente, la domanda che segue la prima è quale sia, almeno, il corso di laurea più indicato per chi vuol fare questa professione.
Premetto che non è necessaria una laurea per fare il copywriter: sarebbero sufficienti curiosità sistematica e capacità di acquisire ed elaborare informazioni per alimentare il processo creativo.
Alla base del copywriting c’è cultura, che non significa necessariamente istruzione.
Le università sono ancora, nonostante gli acciacchi, luoghi di cultura per eccellenza, e molte facoltà umanistiche forniscono conoscenze che al copywriter tornano utili.
Sociologia, psicologia, lettere e filosofia, scienze della comunicazione, lingue, sono tutti percorsi di studi che predispongono un ottimo substrato su cui far attecchire la pratica di cui sopra.
Questo perché il cuore del copywriting è da sempre uno soltanto: la persona.
Se vuoi scoprire come diventare copywriter, qui c'è la mia esperienza personale.
E le certificazioni per copywriter?
Sul web è possibile trovare centinaia di corsi di copywriting, molti dei quali rilasciano certificazioni.
Ma qual è il valore di queste certificazioni?
Legalmente, nessuno. Semplicemente attestano che hai completato quello specifico corso.
Sarà poi la reputazione dell’ente che lo ha organizzato a fare (eventualmente) la differenza agli occhi dei potenziali datori di lavoro.
Insomma, un corso organizzato dall’Associazione Italiana Copywriter non vale mica come quello organizzato dalla Bocciofila di Bugliano.
Come distinguere i corsi di copywriting buoni dalla spazzatura?
È abbastanza semplice, i corsi di copywriting validi non si vendono come corsi per diventare copywriter.
Si tratta di pura onestà intellettuale: chi sa davvero fare questo mestiere (e quindi lo può insegnare) sa che non bastano 8 e neppure 80 ore di corso per formare un copywriter.
Qui di seguito te ne consiglio qualcuno che, per la professionalità e credibilità delle persone che ci lavorano, puoi ritenere quantomeno autorevole.
La Bottega di A.I.Copy – Associazione Italiana Copywriter
Content Management and Copywriting – IED
Copywriter in pratica: Copy Mentoring
Se invece hai già le basi teoriche e stai cercando un terreno di pratica, ho quello che fa al caso tuo: ho creato Copy Mentoring, il primo programma di coaching 100% pratico per copywriter in Italia.